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Un segno del Signore

31/05/2022

Su richiesta della Prefettura e in collaborazione con la Croce Rossa, l’“Oeuvre du Berceau de Saint Vincent de Paul” ha accolto gli ucraini sfollati a causa della guerra a partire dal 19 marzo. Questa risposta, giunta nel giorno della festa di San Giuseppe, deve essere stata un segno del Signore. Anche San Vincenzo, nel suo paese d’origine, deve aver gioito per l’arrivo di queste persone.

La Croce Rossa sta lavorando intensamente per organizzare, accogliere e accompagnare queste famiglie. I volontari sono al servizio dell’accoglienza: fanno le pulizie, sistemano le camere, sorvegliano l’area giochi, cucinano…  Uno di loro ci ha detto che è felice di poter fare ciò che gli sta a cuore! Un altro ha detto che mettersi al servizio degli altri riscalda il cuore! I poveri ci evangelizzano!

In attesa di queste famiglie, abbiamo allestito un luogo di preghiera con delle icone e dei drappi ricamati in stile ucraino.

È arrivato il primo gruppo di circa cinquanta persone, tra cui venti bambini. Qualche giorno prima, un’azienda commerciale ci ha inviato cioccolatini in grande quantità ed è stata una grande gioia per le famiglie trovare questi cioccolatini quando sono arrivati nelle loro stanze. Per noi questo è un segno che la Provvidenza ci incoraggia a offrire ospitalità.

In seguito è arrivato un altro gruppo. Attualmente stiamo dando alloggio a 84 persone, tra cui 38 bambini. Nonostante la difficoltà della lingua, riusciamo a capirci e a relazionarci. Siamo testimoni dello slancio di generosità suscitata da questi arrivi. Molte persone si offrono per fare delle donazioni (giocattoli per bambini, vestiti, prodotti per l’igiene, ecc.) e per fare volontariato. Contempliamo i sorrisi dei bambini e delle madri. “Dio sia benedetto”, come direbbe San Vincenzo!

È in corso anche una collaborazione con il complesso scolastico Vincent de Paul: gli allievi della sezione parrucchieri offriranno tagli di capelli a chi lo desidera, gli studenti del convitto verranno a giocare con i giovani e i neonati, altri scolari porteranno vecchie biciclette o scooter. Un certo numero di bambini ucraini verrà accolto nelle classi.

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